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Matteo Griffante


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carpfishing 3

Il premio per l'attesa... naturalmente, la soddisfazione più grande è rilasciare la nostra amica dopo tutte le cure del caso.

Comments 12

  • KARLOTTA B. 26/03/2008 21:12

    Complimenti! ..... ma lo farà alla griglia???..
    bravO!...
    ciao
    Karlotta
  • alessia La Rocca 09/11/2007 21:07

    sampei 2 la vendetta
  • Matteo Griffante 31/07/2006 10:08

    Sapevo che nella cucina dei paesi dell'est europeo la carpa faceva parte della cucina tradizionale, ma non credevo che fosse addirittura un piatto "natalizio"!
  • Mauro Bortoluzzi 31/07/2006 7:46

    Mia moglie è slovacca e a natale mangio sempre questo pesce. Lo cucinano marinandolo nel latte per due giorni e appanandolo come una cotoletta alla milanese
  • Matteo Griffante 15/07/2006 19:37

    Stupendamente vivi come la carpe. Ciao.
  • Matteo Griffante 15/07/2006 18:23

    Ciao Stefano, il tuo commento è appropriato, ed effettivamente può sembrare un controsenso sfoggiare tanta tecnologia e prodigarsi in morevoli cure per rimediare a un guaio da me stesso provocato, però qualcosa in mia difesa posso dirla: come già scritto, le carpe non hanno memoria di quanto accade durante una cattura, perchè durante la fase di cattura stessa, e nelle fasi che seguono, riossigenazione, disinfezione di eventuali ferite NON provocate dall'amo, che invece va a pungere la parte più dura del loro apparato boccale (in grado di triturare il guscio delle cozze di acqua dolce), e rilascio, la carpa stessa non si sente in pericolo, e questo è dimostrato dalla sua calma, che non deriva da stanchezza o debolezza (ho preso una pinnata da un amur di 17 kg che mi ha lasciato livido uno zigomo), ma dal senso di tranquillità che prova. Un ulteriore prova è il fatto che una carpa trattata con "i guanti", viene pescata e ripescata e ripescata... sicuramente starebbero meglio se ci limitassimo a portarle le nostre buonissime e sanissime boiles, ma concedici questo piccolo divertimento, confrontarsi con animali selvaggi nel loro ambiente naturale, passare giorni in riva a un lago tra amici, arrecando il minor disturbo possibile, anzi ripulendo le sponde dai rifiuti lasciati dai gitanti della domenica, e promuovendo il chatc and release. Queste cose fanno grande un carpista, e lo rendono diverso da chi il pesce lo sbatte in terra e lo maltratta, o lo porta a casa come trofeo e poi lo "libera" nell'immondizia. Certo, non siamo perfetti, ma non uccidiamo nessuno. Spero di essere stato esauriente, ma sono atua disposizione per qualsiasi altro chiarimento. Ciao Matteo.
  • J.R. Buddrich Der Möwenbändiger 13/07/2006 14:11

    bellssima,

    ciao Jens
  • Matteo Griffante 13/07/2006 7:07

    Fortunatamente la tecnologia ci viene incontro con sacche di mantenimento in cui le nostre amiche passano alcune ore al buio, per riprendersi dallo stress, con appositi materassi per la slamatura, imbottiti e capaci di mantenere il pesce bagnato, e naturalmente ami e montature studiate per l'incolumità del pesce. praticamente ogni possibile guaio è prevenuto e non succederà mai che un pesce muoia perchè agganciato ad una lenza rotta. pensate che se lo specchio d'acqua lo consente, il combattimento avviene dalla barca e il pesce non perde mai il contatto con l'acqua, nemmeno per la slamatura! Le nostre amiche carpe, come ogni essere vivente, meritano il massimo rispetto. ciao a tutti e grazie per i bei commenti
  • Pierluigi Mioli 12/07/2006 20:42

    bella foto ! Accidenti che bestia !!!!
  • Pierpaolo Scioni 12/07/2006 15:45

    Bella foto.......
    ottima preda.......
    è bello sapere che poi.......sarà di nuovo libera.......
    ma nel frattempo non soffre a stare fuori dall'acqua?
    ciao Paolo
  • Calogero Pendola 12/07/2006 15:37

    complimenti!!! alla faccia della carpa. bravo sia per la pesca che per la foto. ciao
  • Emanuele Schirru 12/07/2006 15:12

    Ciao Matteo, complimenti, piccolina la bestia!
    Bellissimo sfondo, acqua calma e pante riflesse!
    A presto
    Oryctes nasicornis (scarabeo rinoceronte)
    Oryctes nasicornis (scarabeo rinoceronte)
    Emanuele Schirru