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Mantide ...

Mantide religiosa (Mantis religiosa Linnaeus, 1758)

Buona visione
http://www.marcolascialfari.it/

Versione HR
http://imageshack.us/a/img31/2125/dsc3240g.jpg

Comments 30

  • Cobrak 01/10/2013 1:04

    magnifica!
  • Marco Lascialfari 25/10/2012 6:40

    Buongiorno, beh che dire, sono io che ringrazio Vincenzo, te, Rosalba, tutti i partecipanti alla chiacchierata settimanale, grazie infinite per la visibilità, l'impegno e l'interesse che mettete nello sviluppare e concretizzare una passione condivisa.

    Consentitemi un'ultima considerazione, ci sono fotografie che nascono da sole, spesso, ti trovi dei file scattati d'istinto che quasi ti lasciano incredulo dalla loro bellezza, beh, nella macro naturalistica tutto questo non avviene, tutto deve essere al posto giusto, nel momento giusto, l'istinto beh ... un'altra volta.
    La tecnica per questo tipo di tematica è fondamentale, oggi sul web abbiamo la fortuna di dare risposta a tutte le nostre domande, basta spendere ore e voglia di sapere e tutto ciò che ci interessa lo troviamo, poi, stà a noi svilupparne e valutarne il contenuto, certe volte le risposte sono perfette, certe altre sono da rivedere, altre ancora sono da cestinare, ma due cose rimangono fondamentali, applicarsi, per il proprio personale gusto di conoscere, e amare la natura che ci circonda, solo questo ti porta a non sentire le difficoltà, la stanchezza e la voglia di non fermarsi mai.

    Ringraziandovi ancora auguro a tutti voi una serena giornata.
    Ciao
    Marco
  • Vincenzo Galluccio 24/10/2012 21:11

    Ecco il contesto...qui son state dette tante parole che avrebbero, altrove, scatenato un putiferio.
    Due le differenze: il contesto ( che ci appartiene) ed la onestà affettiva ( o intellettuale).
  • Rosalba Crosilla 24/10/2012 20:46

    eh.. non è polemica, VIncenzo: è la realtà, pure sotto gli occhi di tutti. Marco, in questo caso, come gli altri "bravi" del gruppetto stanno mettendo a disposizione di TUTTI la loro tecnica (non nero su bianco, ma visto lo sfondo di fc bianco su grigio), il loro modo di vedere la fotografia, i loro "segreti" ... e tutto questo non credo fosse mai successo prima di questa iniziativa, ma non per mancanza di volontà, piuttosto per la mancanza di un contesto, uno spazio giusto.
  • Vincenzo Galluccio 24/10/2012 20:21

    Ero certo che bravi fotografi avrebbero "riconosciuto" una fotografia fatta bene: qui il punto di equilibrio dei diversi punti di vista, qui il punto fermo di una discussione che non puo' essere infinita: una buona foto è riconoscibile sempre e comunque se "si sa di cosa si parla" e se ci si libera da una "disonestà affettiva", se si è liberi di godere di un piacere suscitato da altri.La tecnica non è neutra, qualsiasi tecnica è legata a filo doppio alle nostre mani, qui un esempio di fotografia fatta da un fotografo che conosce la tecnica della macrofotografia, qui un insieme di bravi fotografi "di genere" capaci di riconoscere quello che è fatto bene...al di là dei "propri vizi"....insomma "è bello parlare di fotografia con chi ne sà" e, consentitemi una polemica, questo non sarebbe stato possibile altrove, non sarebbe stato possibile "in galleria", dove il sacro si confonde al profano perchè la "tecnica", per molti, costa ancora troppa fatica. Siamo nell'epoca della emplificazione che crede di poter fare a meno della tecnica.
    Grazie a tutti voi, e grazie a Marco per tutto quello che ha scritto....serenamente.
  • DANIELA Pasquetti 24/10/2012 13:28

    In un primo momento sono rimasta perplessa
    vedendo la scelta di Vincenzo:
    pensavo fosse troppo un settore strettamente
    riservato agli "agli addetti ai lavori"
    per poter proporre una macro in questa discussione settimanale.
    Noto infatti che in un certo senso molti sono in linea col mio pensiero.
    Tuttavia mi devo ricredere:
    come dovrebbe essere d'abitudine
    questa è stato lo stimolo e l'occasione per parlare di tecnica
    anche a chi la macro non la fa.
    La tua disponibilità Marco e il piacere che ricavi dal poter
    parlare di questo argomento
    stanno rendendo la discussione veramente piacevole da seguire.
    Continuo a leggere con interesse
    integrando i tuoi consigli "sul campo"
    con questi ulteriori insegnamenti.
    Daniela
  • cristian volpara 23/10/2012 23:22


    Ti ringrazio Marco per l'appunto.
    Leggo con molto interesse quello che scrivi...e mi accorgo che è bello parlare di fotografia con chi ne sa...
  • pez 23/10/2012 22:27

    qua non si può dire niente ! non è il mio genere, ma la perfezione è palese !
    Dal punto di vista fotografico non ha un difetto ... poi magari passa un entomologo e dice che la mantide ha una espressione che non gli piace :-)
    complimenti per il "mestiere"
  • Marco Lascialfari 23/10/2012 22:20

    ... ammazza quanti complimenti, mica sono abituato a tutto questo godimento!
    :-)))))

    Scherzi a parte, e, al di la di ringraziare i partecipanti, rinnovo il concetto espresso in breve precedentemente, si, la fotografia macro è una fotografia complessa, e lo dico con tutte le consapevolezze del caso, visto che affronto tante altre tematiche.
    Se faccio un percorso inverso e vado a spulciare l'archivio, mi rendo perfettamente conto che le macro fatte dieci anni fa sono lontane anni luce da quelle attuali e, questo, è frutto di ore e ore passate fra prove e test, fra un pannello posizionato in un modo e un diffusore posizionato in un altro, fra la stessa scelte dei pannelli, fra la dimensione dei pannelli per riprodurre una sorta di spot mirato, fra flash e lampade a luce continua insomma, una costante ricerca per ottenere sempre il dettaglio più marcato, il tutto assistito da attrezzature professionali che ne evidenziano i contenuti.
    Attenzione però, tutti questi accorgimenti non conoscono attenuanti, se fuori diluvia si prepara tutto comunque e, oltre a stare ore ed ore fuori sotto la pioggia, spesso si mette a rischio anche tutto quello che ci occorre per fotografare, cosa abbastanza snervante!
    Rimanendo in tema di attrezzatura, rispondo alla domanda di Cristian, solitamente i tubi di prolunga si usano con il 60 mm, aiutano molto sia per l'ingrandimento che per staccare il soggetto dallo sfondo, con il 200 si tende a curare principalmente l'inquadratura e, quando va bene, aggiungere qalche "chicche" come questa foto Leptotes pirithous (Linnaeus, 1767), dove la luce solare va ad illuminare due gocce di rugiada e riproduce due belle stelline, fortunata ad essere sinceri come composizione, ma bisogna esserci altrimenti la fortuna non ti aiuta.
    Concludendo e, come detto a molti altri, chi volesse sapere ulteriori info su tecniche e soggetti, io sono a completa disposizione, le cose che ho imparato nel tempo mi stanno aiutando anche in altre tematiche, una a caso la ritrattistica!
    Augurandovi una piacevole serata, ringrazio e saluto.
    Ciao
    Marco
  • cristian volpara 23/10/2012 21:29

    La macrofotografia so essere un genere tutt'altro che semplice.
    Un genere che si basa sopratutto sulla tecnica.
    Spesso sento dire che la macro è alla portata di tutti...io non credo.
    Parlando di quest'immagine in particolare,mi sembra un inno a questo tipo di fotografia.
    Rispetta tutti i canoni,che io sappia,della macro.

    Nitidezza assoluta,dettaglio impressionante,composizione equilibrata,lo sfondo non distrae dal soggeto,sfocatura perfetta...
    Ma la cosa più attrae a mio avviso è la postura dell'insetto.....
    Dai dati exif si evince l'uso del cavalletto,come quasi sempre per scatti di questo genere.
    Sono foto sempre gradevoli da vedere,sia per la loro bellezza intrinseca,sia per rivelare il piccolo mondo.....
    Mi piacerebbe sapere da Marco se ha usato tubi di prolunga....
  • Rosalba Crosilla 23/10/2012 20:20

    noooo Eras .... è che non c'abbiamo voglia ;-))))
  • Rosalba Crosilla 23/10/2012 18:49

    Assolutissimamente d'accordo con Vincenzo!!!
    E per parlare dell'autore, NON è QUESTA mantide in posa!
    TUTTE le macro di Marco presentano il soggetto in posa!
    Onychogomphus ...
    Onychogomphus ...
    Marco Lascialfari

    Equilibrio perfetto nella gestione degli spazi nelle due zone divise dal rametto, la testa dell0'insetto allo stesso livello dell'infioritura.
    Opure queste
    Satyrium ilicis (Esper, 1779)
    Satyrium ilicis (Esper, 1779)
    Marco Lascialfari

    Aporia crataegi (Linnaeus, 1758)
    Aporia crataegi (Linnaeus, 1758)
    Marco Lascialfari

    e ne ho beccate le ultime tre a caso.

    (marcone .. mi devi un aperitivo con pure le olivette ;-)) )
  • Vincenzo Galluccio 23/10/2012 18:09

    ......esatto René....la mantide é in posa e la foto somiglia a tante foto che riprendono l'umana gente....io penso che la macro sia ancora giovane ha ancora tempo per divenire altro ancora....e poi noi che macro non ne facciamo, non ne sappiamo fare, riusciamo a comprendere il valore di una foto fatta bene, ovvero c'è in ogni foto una immagine oggettivaente in grado di essere compresa e questo é il calco intorno al quale si sviluppa la fotografia.......
  • - René - 23/10/2012 11:22


    Non nego che provo piacere nell'osservare una bella macro... ma è un mondo che non mi appartiene... perchè mi interessa un altro tipo di fotografia...
    Che dire di fronte ad una macro come questa... a me sembra tecnicamente perfetta... ma, personalmente, forse esagero :)), io ci vedo anche un valore aggiunto, che la rende ancora più bella!!!
    La mantide sembra essere in posa, in un atteggiamento di vanità, con lo sguardo proteso verso l'obiettivo... e questo rende l'immagine "meno documentaristica"...
    :-))
  • Paride Pierini 23/10/2012 9:16

    Mai cimentato in questo genere, chissà magari più avanti..... ( non ci credo :) ). Detto ciò, non si può non apprezzare una foto come questa quando la tecnica "c'è" , la cura è maniacale ed è tutto al posto giusto.

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Folders Macro
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Exif

Camera NIKON D3
Lens ---
Aperture 14
Exposure time 1/6
Focus length 200.0 mm
ISO 200

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