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"Quando non c'è energia non c'è colore, non c'è forma, non c'è vita"

Caravaggio

Comments 15

  • J o s e f 05/02/2013 11:50

    Excellent captured and presented.
  • Gianluca Mariani Nature Photographer 04/02/2013 19:02

    Fantastica!!!! una vera artista!!! complimenti, buon click ciao
  • lucy franco 04/02/2013 15:42

    ahahahahahahhahhahahhah
    ahahahahahhahahahaha

    chissà.....potrebbe essere proprio così......
  • lucy franco 04/02/2013 15:33

    quadrato.. o no....

    ho letto con attenzione i pareri degli amici, che ringrazio, e vorrei scrivere solamente un pensiero , perchè queste osservazioni che riguardano la composizione, la fotografia tout court lo meritano pienamente :))

    la scelta del formato standard, chiamiamolo così, orizzontale, nonostante sia evidente la geometria della composizione che sfutta un angolo di terreno cos' in pendenza, rispetta un intento che ho scritto nel titolo.
    Spostando l'attenzione dalla pura composizione che risulta assolutamente più armonica in formato quadrato, son daccordo, alla rappresentazione del senso della immagine, un autoritratto simbolico, in cui quello spazio a sinistra è un co - protagonista altrettanto importante.
    Forse, se devo essere sincera, di più.

    La pendenza, con la sua diagonalità instabile insiste su uno spazio vuoto, qui , per il concetto, più importante delle pure forme.

    spero di essermi spiegata, e grazie a tutti per i vostri pareri

    :))
  • Ambra Menichini 04/02/2013 4:01

    .....sempre emozionante il tuo "vedere".....concordo per il taglio quadrato....................ma secondo me è sottigliezza
  • antonio rolandi 04/02/2013 0:20

    Potrebbesi anche asserire vieppiù trattarsi di un terreno pianeggiante battuto dal vento con molta potenza a senso unico alternato, talchè l'albero più piccolo volgerebbesi in direzione ponente (o occidente che dir vogliasi), propendendo invece di libeccio quello più robusto. Vero è che il piccoletto è meno incline a chinare il capo, ma - si sa - i giovani son più orgogliosi. Tuttavia è scientifica la cagione in cotal circostanza: l'alberebello porge al vento meno superficie, vuoi in altezza e anche se non vuoi pure in ampiezza. Ma tutto ciò è assolutamente, totalmente, certamente... inconfutabilmente ininfluente.
    Onore al merito.
    Certo l'hassy...
  • Renzo Baggiani 03/02/2013 23:26

    ... dai retta a V.O.G. e se del caso ricorda che noi a Firenze abbiamo C U A D R A D O, anche senza Hasselblad!
    :-))
  • Renzo Baggiani 03/02/2013 22:57

    Considerandolo comunque anch'io ininfluente, direi che a mio parere la ghiaia indicherebbe un'inclinatura della fotocamera. Un'idea peraltro compositiva molto piacevole per il dinamisto conferito dalla diagonalòe ascendente di 45°, il che mi fa pensare che sarebbe un'ottima soluzione anche un formato (pressoché) quadrato, senza in mancanza di ciò vedervi un difetto!
    In ogni caso è ammirevole la qualità del b/n, ben contrastato per far risaltare le qualità "materiche" degli elementi visivi ricompresi nell'inquadratura...
  • Simone DG 03/02/2013 20:15

    Gran bella foto
  • cristian volpara 03/02/2013 20:14

    A volte,il fatto di arrivare dopo,nei commenti,serve ad associarsi a quello che é stato scritto in precedenza.
    Brava Lucy,come sempre.
  • gino lombardi 03/02/2013 20:11

    infatti, il cielo è indefinibile, la terra non ha colore e un albero è caduto, ma perchè? perchè ci sono sempre salite nella vita e appena se ne supera una ne inizia un'altra e poi un'altra ancora....il pendio ritratto è l'emblema evidente di questa fatica del vivere.

    Mi piace davvero molto questa foto.

    Gino

    Me la potresti prestare? La vorrei postare con lo stesso titolo e capovolta -:))
  • Maurizio Moroni (UKPhoto) 03/02/2013 19:31

    Esiste un afflato vitale che spinge da sempre l'uomo verso il cielo... in questo siamo simili alla piante... non importa quale sia l'ostacolo o la pendenza da affrontare... lo sguardo è sempre rivolto alla porzione azzurra oltre il crinale... e le nostre braccia si protendono ad abbracciarlo... Il problema è quando le braccia ricadono lungo i fianchi e gli occhi non san più guardare oltre la punta dei propri piedi... allora la vita sfugge veloce. Un immagine emblematica del credo di caravaggio e dell'entropia che pervade vitale la natura. Molto bella! Maurizio :)
  • tisogi- giovanni tisocco 03/02/2013 19:29

    interessante lo scatto
    Ottimo il commento di V:O:G..al quale mi associo...

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Camera NIKON D300S
Lens AF-S DX Zoom-Nikkor 18-55mm f/3.5-5.6G ED II
Aperture 8
Exposure time 1/250
Focus length 35.0 mm
ISO 200

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