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La guarigione del cieco di Gerico di Bruno Baratti (da Entrando nel particolare)

La guarigione del cieco di Gerico di Bruno Baratti (da Entrando nel particolare)

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La guarigione del cieco di Gerico di Bruno Baratti (da Entrando nel particolare)

Grazie alla collaborazione del mio amico " Maurizio B." ho ricevuto una ulteriore documentazione sulle opere del ceramista pesarese Bruno Baratti, sicuramente uno degli ultimi bassorilievi eseguiti dall'artista, un'opera che pare non abbia mai ricevuto la cottura finale.

Per quanto mi sia impegnato nella ricerca non ho trovato alcuna traccia di questi "Sette personaggi in cerca di autore", o meglio l'autore ce l'hanno: Bruno Baratti appunto, forse il titolo sarà più difficile da identificare, a mio parere, nella composizione ci vedo la raffigurazione di una parabola del Vangelo " La guarigione del cieco di Gerico".

Le malattie legate all'apparato visivo, a quel tempo avevano ben poche possibilità di guarigione e, quindi, era dura la sorte di coloro che ne venivano colpiti.

Per lo più, non potevano far altro che elemosinare; così l'umiliante condizione s'aggiungeva alla infelicità che comportava il dover vivere in permanente oscurità.

Per tale ragione i ciechi compaiono nel Vangelo come l'immagine della degradazione umana, a cui vien meno ogni speranza.

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...E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.

Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».

Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!».

Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?».

E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!».

E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato».
E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada...

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Pur trattando un tema difficile e severo, qual è la rappresentazione dei sentimenti religiosi nell’arte, con particolare attenzione ai miracoli , il ceramista Bruno Baratti è riuscito a sviluppare la sua esposizione con passione e vivacità, regalandoci una originale chiave di lettura sulla capacità di rappresentare l’essenza puramente divina di un accadimento miracoloso.

Tra le particolarità più espressive di questo bassorilievo colpiscono: l’incisività ed il realismo: dove i personaggi sono la componente fondamentale della narrazione, si distinguono per gli atteggiamenti naturali e spontanei che lasciano trasparire emozioni interiori quali: lo stupore, e l'indifferenza, dove l'ammirazione e la gioia del cieco guarito sono la conferma della Fede, quella fede che superava, sia la sapienza degli scribi, che le ottusità della folla.

Con questa mia ricerca auguro a tutto il gruppo di Fotocommunity una serena Pasqua 2015.

Giovanni Montesi

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